La rinegoziazione del mutuo

Alcune banche hanno maturato la decisione di poter fare spazio a determinate procedure relative alla ritrattazione del mutuo.Occorre fare una differenza tra rinegoziazione, surroga e sostituzione del mutuo e capire quale si può scegliere con i vantaggi e gli svantaggi relativi che ne derivano.

Ecco le informazioni relative alla rinegoziazione del mutuo: ecco come fare.

Comprare la casa dei propri sogni rappresenta un traguardo molto ambito un po’ da tutti. Negli ultimi anni la crisi economica ed anche l’aumento del tasso di disoccupazione hanno creato problemi a molte persone che intendevano acquistare casa.

L’accesso al mutuo, per l’acquisizione di un immobile, non è semplice per tutti perché occorre studiare bene quale procedura seguire con il pagamento delle rate. Il mutuatario futuro deve, capire se avrà la possibilità di sostenere il concordato piano di ammortamento con l’istituto di credito oppure con la società finanziaria che erogherebbe il finanziamento.

Alcune banche per tutelarsi visto l’incremento dei casi in cui si è verificata l’insolvenza del debito, hanno preferito effettuare eventuali procedure riguardanti la ritrattazione del mutuo. Il debitore, sopraggiunto ad un’eventuale data difficoltà nel pagamento delle rate che siano mensili, trimestrali oppure semestrali, potrà scegliere fra diverse soluzioni:

  • rinegoziazione del mutuo;
  • sostituzione del mutuo;
  • surroga del mutuo.

Una delle formule preferite quando si fa riferimento alla ritrattazione di un mutuo è certamente la rinegoziazione. Tale strada consente di poter rivedere le condizioni del contratto insieme alla banca che ha erogato il finanziamento. Lo scopo è quello di poter stabilire una soluzione che riesca a stare in linea con quello che è l’impegno preso precedentemente.

La rinegoziazione del mutuo è definita una soluzione ottima per avere la modifica dell’importo della rata, ma anche del relativo piano di ammortamento e del tasso di interesse che è stato applicato. L’operazione non presenta addizionali costi ma ci sono delle condizioni da considerare.

Tale formula è una buona soluzione per il beneficiario del mutuo che vuole non ritrovarsi nella condizioni di non poter pagare le rate mensili, sia per la banca che non rischia di recedere il contratto né di vendere obbligatoriamente l’immobile ipotecato per poter recuperare il capitale erogato alla stipula del contratto.

I vantaggi di tale soluzione sono rappresentati dall’assenza di costi addizionali e il fatto che non è prevista la presenza di un notaio a cui verrebbe corrisposto un compenso quando avviene la sottoscrizione di un atto pubblico oppure quando avviene l’autenticazione di un documento prevedente la sottoscrizione del contratto come accade spesso nella richiesta di surroga.